di Redazione Cultura
Agosto 2021: i telegiornali cominciano a raccontare di rapidi cambiamenti in Afghanistan. Dopo più di 20 anni di presenza le truppe americane stanno per andarsene, il regime talebano è pronto a tornare. Nel giro di pochi giorni il cambiamento si compie. I cittadini che in qualche maniera vengono associati all’occidente sono nel mirino del regime restaurato. Parte da qui “Un ombrello rosa a Kabul”, lo spettacolo con Ciro Masella e Alessia De Rosa, per la regia di Andrea Bruni, in scena venerdì 10 e sabato 11 marzo ore 21.00 al Teatrodante Carlo Monni di Campi Bisenzio (Piazza Dante 23, Firenze), all’interno della programmazione curata da Fondazione Accademia dei Perseveranti con la direzione artistica di Andrea Bruno Savelli. La storia è quella di Francesca, che lavora nella cooperazione internazionale gestendo i contatti con studenti e docenti universitari di tutto il mondo, tra cui un folto gruppo in Afghanistan. Sta per partire per le vacanze quando viene chiamata a un lavoro che non è il suo: scrivere una lista di nomi, quelli delle persone da portare fuori da Kabul. Le notizie rimbalzano frenetiche, girano immagini di aerei che decollano con persone attaccate alle ruote, di bambini che viaggiano senza famiglia. Francesca deve salvare un elenco di anime appese ad un filo, distanti migliaia di chilometri (info e prezzi: www.teatrodante.it).
Ospitato nell’ambito della rassegna “Teatro nel teatro”, che trasforma il palcoscenico del Teatrodante in un vero e proprio “ridotto”, “Un ombrello rosa a Kabul” è il racconto di una vicenda straordinaria che coinvolge persone normali, quelle che spesso diventano solo lo sfondo della Storia, ma che invece ne sono vittime e protagoniste. Un monologo a più voci, in cui Alessia De Rosa interpreta Francesca mentre Ciro Masella dà vita a personaggi che interagiscono con lei in quei giorni di angoscia. La regia di Andrea Bruni, che insieme a De Rosa firma anche la drammaturgia, privilegia una messa in scena scarna, evocativa, appesa allo spiazzamento dei personaggi, cercando di condurre lo spettatore accanto ai protagonisti in una storia vera che racconta l’umanità oltre le ideologie.
(7 marzo 2023)
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