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La Polizia ha recuperato un tesoretto in monili d’oro, di sospetta provenienza furtiva, in un appartamento a Rifredi grazie ad una segnalazione al 113 di un’auto sospetta. Nel corso dell’operazione agenti hanno sequestrato anche numerosi strumenti da effrazione e sottoposto a fermo di indiziato di delitto un cittadino albanese di 26 anni.
L’operazione è cominciata intorno alle 1.30 proprio quando un passante ha segnalato al 113 un’autovettura ferma nei pressi di via Bardelli dalla quale erano scesi due giovani sospetti. La volante del Commissariato San Giovanni ha successivamente rintracciato la macchina parcheggiata nella vicina via Burci con il motore ancora caldo.
Due pattuglie hanno quindi battuto l’intera zona, anche a piedi, fino alle 4.00 di notte, quando hanno notato la porta d’ingresso di un’abitazione in via Bardelli aperta e la luce dentro accesa. Appena gli agenti si sono avvicinati, un 26enne albanese, molto sorpreso, è venuto loro incontro dall’abitazione. Non hanno fatto in tempo ad identificarlo, che hanno notato a terra, sotto il tavolo della cucina, un paio di guanti ed una tenaglia. La polizia è subito voluta andare a fondo nella vicenda; scattato il controllo, in pochi attimi sono saltati fuori dall’appartamento una serie di strumenti da effrazione: cacciaviti, torce, guanti, una tenaglia a pompa idraulica, ricetrasmittenti e perfino dei tester per il riconoscimento dell’oro e, in una busta termosaldata numerosi monili in oro (anelli, bracciali e catenine per un cinquantina di pezzi) e diversi telefoni cellulari, di sospetta provenienza furtiva.
(28 agosto 2019)
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