Il far west viareggino, con inseguimento in auto, investimento e conseguente morto schiacciato, retromarce e borsette recuperate al grido di “Mi aveva rubato la borsetta” e susseguente invenzione di coltello brandito e puntato alla gola – nessun coltello rinvenuto addosso all’algerino morto investito, nemmeno in tasca o nella vicinanze – hanno dato la stura oltre che al solito cattivismo da social, più patetico che da compassione, anche al solito Crippa che sulle orme del predecessore che posta cibarie mentre i treni hanno ore di ritardo, mette la sua bandierina per quattro voti in più.
Il Crippa, dall’alto della sua onniscienza, pretende di comandare alla “magistratura” di “tener conto del contesto, della situazione molto particolare e della paura che certamente questa signora aveva in quel momento”. Perché la paura giustifica, nel Crippa pensiero [sic], l’andare alla ricerca del ladro, investirlo, ammazzarlo, recuperare la bora e andarsene?
Il problema, è sempre l’onnisciente Crippa a parlare, sta “nella totale assenza della certezza della pena e la praticamente totale assenza di fiducia degli italiani nella giustizia porta a fatti di questo tipo”. A cosa ci si riduce per quattro mani in più che vergano una crocetta con poca precisione e nessuna cultura. Naturalmente, e nonostante Crippa, la giustizia farà il suo corso.
(11 settembre 2024)
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