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Il PD di Livorno sul progetto di Bioraffineria Eni di Stagno

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“La Federazione livornese del Partito democratico esprime soddisfazione e apprezzamento per la proposta di politica industriale fatta da Eni, e da noi sempre sollecitata, che prevede, per il suo Stabilimento di Stagno, il superamento dell’attuale Raffineria e la realizzazione di una Bioraffineria, che produrrà biocarburanti idrogenati partendo da cariche biologiche di origine vegetale residuale. Questa opzione è in fase avanzata di progettazione, e prevede un investimento di circa 420 milioni di Euro”, lo scrive una nota stampa del PD di Livorno.

“Tale prospettiva” continua la nota “rappresenta un importante traguardo, raggiunto grazie all’impegno trasversale dei lavoratori, delle rappresentanze sindacali, delle amministrazioni comunali di Livorno e Collesalvetti, dell’amministrazione Regionale, ed in generale di un’Area territoriale vasta, quale quella livornese, da sempre attenta e sensibile all’obiettivo di conciliare il tema della tutela ambientale con quello dello sviluppo economico e industriale. Un sano rapporto tra l’ambiente e la crescita economica sostenibile costituisce la principale sfida dei prossimi anni sia per la politica, sia per la società nel suo insieme.
Il progetto di Bioraffineria, per il quale è in corso il procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale, costituisce una soluzione valida e percorribile per traghettare verso assetti più avanzati il sito di Stagno, inserendosi in quella transizione energetica che rappresenta una necessità oggettiva per contrastare i mutamenti climatici in corso e per la salvaguardia ambientale. Con esso si apre un processo di riqualificazione e di crescita, definendo per il presidio industriale una prospettiva strategica per i prossimi decenni, diversamente dalle varie ipotesi di ridimensionamento o addirittura di smantellamento avanzate nel corso degli ultimi anni, e garantendo la tutela dei posti di lavoro, sia diretti che dell’indotto.
Non sfugge la strategia impiantistica pensata da Eni, che vedrebbe sul nostro territorio quella bioraffineria del centro-Italia ad oggi mancante, completando il quadro nazionale con quelle di Venezia e Gela. E’ corretto evidenziare come l’efficientamento e l’implementazione infrastrutturale del nostro territorio rappresentino un vero valore aggiunto e quindi uno stimolo anche per la crescita industriale. La realizzazione della Darsena Europa, il collegamento tra Porto e Interporto, gli investimenti sulla rete ferroviaria e viaria, la vicinanza all’Aeroporto di Pisa, sono tutti elementi fondamentali per il rilancio economico e occupazionale dell’Area vasta costiera. Soltanto con i progetti di Bioraffineria e Darsena Europa, su un territorio classificato di crisi complessa, verranno iniettate risorse per oltre un miliardo di euro. Naturalmente non tutto è ancora risolto. Siamo ancora nella fase preliminare. Occorre verificare, controllare e vigilare affinché si affermi nei fatti una linea di solido sviluppo industriale e dei servizi; di salvaguardia dei livelli occupazionali; di tutela e di miglioramento ambientale. La Bioraffineria (per la produzione dei carburanti) non esaurisce lo spettro dello sviluppo necessario, che passa dalla crescita e da ulteriori investimenti per il settore dei lubrificanti, per il quale il presidio di Stagno rappresenta un unicum nazionale, prevedendo tutte le fasi di produzione ed imballaggio al proprio interno. Tutti gli obiettivi di politica industriale devono essere finalizzati a un’occupazione stabile e qualificata”.

La nosa stampa prosegue: “Nella cornice generale del progetto, così come è già stato evidenziato dalle Amministrazioni comunali di Livorno e Collesalvetti attraverso osservazioni in sede di VIA, si pongono alcuni aspetti specifici sui quali il confronto con l’Azienda deve essere constante e proficuo: la gestione della fase di cantiere; il tema degli approvvigionamenti delle materie prime, via mare e terra, e del loro impatto sul territorio; l’eventuale necessità di migliorare la rete infrastrutturale limitrofa per non appesantire il traffico in entrata e in uscita dal sito; un monitoraggio costante affinché le attività industriali non impattino negativamente in termini di sicurezza, di inquinamento ambientale ed acustico; la soluzione relativa alla produzione aggiuntiva dei rifiuti dal processo di bioraffineria; la necessità di porre in essere tutte le misure necessarie nell’ ottica di una salvaguardia effettiva e percepita della cittadinanza che abita in quelle zone. In sostanza, garantire un’effettiva riduzione del livello complessivo di inquinamento rispetto a quello attuale. Riteniamo pertanto necessario rilanciare l’accordo con la Regione Toscana già sottoscritto nel 2020, per il coordinamento delle azioni per il miglioramento della tutela ed il controllo della salute della popolazione e dell’ambiente nei Comuni delle aree SIN della Toscana, per un costante monitoraggio dell’impatto ambientale sull’area, al fine di garantire che l’attività industriale sia coerente con la tutela del territorio. Parallelamente si deve arrivare, finalmente, ad un accordo di Programma col Governo nazionale sull’attuazione degli interventi di bonifica nelle Aree Sin Sir, di cui il Protocollo Comuni Regione Toscana, attualmente in discussione, può essere il primo, importante, passo in avanti.
La transizione energetica e la tutela ambientale sono obiettivi prioritari per il Paese e per l’Europa; devono essere affrontate con convinzione e con la doverosa responsabilità, della quale ognuno di noi deve farsi carico; la tutela dell’ambiente è un elemento imprescindibile e non più procrastinabile, da affrontare con razionalità e lavorando per una sensibilizzazione collettiva; nessuno può essere lasciato indietro, anzi deve rappresentare un elemento di rilancio e di crescita anche dal punto di vista economico e sociale.
In questo contesto la decarbonizzazione nelle produzioni e nei trasporti individuali e collettivi, attraverso l’utilizzo di energie da fonti rinnovabili, è una esigenza prioritaria, a livello continentale e globale. Purtoppo non tutte le Aree del Mondo operano nella direzione giusta”.

“Alla fine di Marzo di quest’anno l’Unione europea ha approvato un Regolamento che, per contrastare i mutamenti climatici, prevede una progressiva e drastica riduzione delle emissioni di CO2, prodotte dalla rete dei trasporti, a causa dell’utilizzo degli attuali carburanti di origine fossile. Si prevede l’obbligo di un netto miglioramento delle emissioni delle Navi e degli Aerei da attuarsi con l’utilizzo dei nuovi carburanti di origine non fossile (biocarburanti e sintetici). Quindi” chiude la nota stampa “mentre le benzine tradizionali, per le esigenze complessive di contrasto delle emissioni clima-alteranti, non hanno più una prospettiva, nell’immediato e ancora di più in futuro hanno spazio i biocarburanti. Quella dell’ENI quindi è una partita decisiva, in primo luogo, per il nostro territorio (Comuni di Collesalvetti e di Livorno); ma non solo, lo è anche per la Regione Toscana e per il Paese.
Una partita che merita impegno, serietà, confronto con i lavoratori e i cittadini”.

 

(7 giugno 2023)

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