di Paolo M. Minciotti
Non importa quello che dicano, basta che parlino. Si va dal “tanta roba” di Salvini, sempre pronto ad acchiappare il giovanilismo del momento per far finta di essere moderno, alla dichiarazione dal sen fuggita del ministro Lollobrigida (che ha “parlato per ignoranza”. per sua ammissione, come se le immagini non dicessero il contrario) all’assessore toscano che paragona i CPR ai lager nazisti, è tutto un profluvio di dichiarazioni inascoltabili, inaccettabili, inascoltabili, insopportabili, indegne in un susseguirsi di esibizioni egotiche che nemmeno servono a coloro che le protagonizzano.
E’ il discredito inconsapevole mosso da cialtroneria unita alla convinzione narcisistica che per il semplice fatto di esserci sia necessario aprire bocca, non importa cosa si dica, non importa su cosa ciò che si è detto andrà a incidere, non importa se poi la pezza sarà peggio del buco. E davvero non si spiega come sia possibile rimediare a se stessi e alla propria discutibile testa se a muovere un eloquio un po’ ciabattone e molto trasandato sei sempre te, comunque tu ti chiami e qualunque sia il ruolo pubblico che rivesti.
(19 aprile 2023)
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