di Giorgia Trinelli #Cultura twitter@gaiaitaliacom #Scultura
Fabio Viale torna con due grandi installazioni alla Galleria Poggioli (galleria che lo rappresenta) a Firenze. Viale ci ha certo abituati a opere di grande impatto e all’idea di monumentalità, ora con queste opere si muove tra le suggestioni veneziane e quelle delle cave di marmo.
Lasciate momentaneamente da parte le figure, lo scultore presenta le briccole di Venezia che sono strutture nautiche utilizzate per indicare i canali nelle lagune venete . Formata da due grossi pali legati tra loro e conficcati nel fondale.
Qualunque sia il soggetto affrontato, qualunque sia il materiale originale, il grande talento di Viale, a mio avviso, è la capacità di rendere il reale, restituire la materia nella veridicità, nell’essenzialità della sua anima. Se scolpirà legno lo tratterà come legno, se scolpirà tessuto, sarà tessuto, se scolpirà una figura, un viso, una mano, questa diventerà qualsiasi realtà toccata dal suo scalpello.
Il suo talento è vedere e riuscire a forgiare la materia, trasmettendo alle mani la “cosa” vista, insieme ai dettagli e infine nella materia trasformandola in opera d’arte.
La mostra visibile alla Galleria Poggiali dice il gallerista Lorenzo Poggiali è una “vera e propria azione. Azione questa che si manifesta con un’installazione di grande impatto, che rimanda anche a un poderoso lavoro di Claudio Parmiggiani che era stato ospitato nello stesso spazio, e che ricostruisce il ravaneto, ossia un dirupo nel quale vengono gettati i detriti di lavorazione delle cave di marmo, lungo il quale Viale ha fatto rotolare alcune sculture che aveva in precedenza acquistato”.
Per chi passasse da Firenze le opere saranno esposte in via Della Scala e via Benedetta fino al 16 maggio.
(26 febbraio 2020)
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