La Cassazione ha confermato le condanne per la strage ferroviaria di Viareggio del 29 giugno 2009 che provocò 32 morti, ma si ritornerà in Appello per la quantificazione degli anni di carcere, in un processo ter che vedrà nuovamente coinvolto l’ex ad di Rfi Mauro Moretti. Dovranno essere valutate le attenuanti generiche. Lo scrive Il Sole 24 Ore che informa che il ricorso di Vicenzo Soprano, ex ad di Trenitalia, è stato rigettato e l’uomo rischia il carcere.
Il Sole 24 Ore cita l’avvocato di Moretti, Ambra Giovene, secondo il quale “manca qualsiasi elemento di prova della responsabilità di Moretti sia come ad di Rfi che di Fs. In riferimento al primo ruolo anzi c’è la prova del contrario. Aveva firmato una prescrizione per tracciare i carri ferroviari esteri circolanti in Italia. Prescrizione che è stata dimenticata nel processo. Quanto invece al ruolo di ad di Fs, gli viene contestato di aver imposto di non tracciare i carri come previsto da una normativa europea che imponeva la libera circolazione dei carri in Unione europea. Ciò che viene addebitato a Moretti è di aver imposto ciò che era già previsto per legge” aggiungendo quindi che “il ricalcolo della pena evita il rischio degli arresti per Moretti” e che “la riduzione della pena che potrebbe essere comminata a Firenze la farà scendere, non sarà più pari a cinque anni”.
A questo link la ricostruzione della tragedia.
(16 gennaio 2024)
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