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Al Teatro Cantiere Florida il mito di Mozart e Salieri al giorno d’oggi in “Livore” e in prima assoluta “Nome”, viaggio poetico tra danza e parola

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di Redazione Spettacoli

L’esplosiva satira dei rapporti umani firmata dalla compagnia Premio Hystrio VicoQuartoMazzini e, in prima assoluta, il nuovo spettacolo di Compagnia TPO/Teatro Metastasio di Prato: un percorso poetico nei territori dell’infanzia tra parola e danza. Questo fine settimana saranno due gli spettacoli sul palcoscenico del Teatro Cantiere Florida di Firenze (via Pisana 111R), entrambi a cura di Elsinor Centro di produzione teatrale. Si parte venerdì 20 gennaio alle 21.00 (in replica sabato 21 alla stessa ora) con “Livore”: il mito di Mozart e Salieri calato al giorno d’oggi per scavare le ragioni dell’invidia nel mondo contemporaneo, con Michele Altamura, Gabriele Palocà – anche registi del lavoro –  e Francesco d’Amore – autore della drammaturgia. Due amici entrambi attori, uno di talento e senza un soldo, l’altro mediocre ma di successo, aiutato nella sua scalata da un agente capace di valorizzarne l’incapacità. Poche ore prima di una cena con “la gente che conta” l’attore di talento fa irruzione in casa della coppia, dando inizio a un match all’ultimo sangue. Domenica 22 alle 16.30 sarà il momento del debutto di “Nome”, di e con Sara Campinoti e Daniele Del Bandecca: viaggio tra i ricordi di un ragazzo per ricostruire lo straordinario rapporto che lo legava al suo giocattolo preferito, una bambola, e riscoprire l’importanza di un atto semplice: dare un nome alle cose (info: www.teatroflorida.it).

“Livore” è un motore che corre dentro l’umano. Istintivo, primitivo, ineluttabile. Frenarlo, contenerlo è impresa impossibile. Abita nel profondo dell’animo e si nutre di quella solitudine. Una lenta, disperata macerazione interiore pronta a esplodere nel momento più inopportuno. Un campo minato dove la vita trattenuta deflagrerà e le parvenze ostentate si ridurranno in frantumi. Uno spettacolo che riflette sul livore con cui i denti non afferrano il pane che altri livorosi non sanno di avere, su come la ricerca del prestigio non sia la sola chiave per la riconoscenza e su come a volte, dietro l’invidia, possa nascondersi la meraviglia dell’adorazione. VicoQuartoMazzini è un progetto nato nel 2010 che attinge alla forma spettacolare nei modi più vari. In primis il teatro, ma anche la radio, il video, l’installazione, in un continuo movimento di ricerca volto a scoprire nuove prospettive del reale. Nel 2021 vince il Premio Hystrio come migliore compagnia emergente italiana. È guidata da Michele Altamura e Gabriele Paolocà – registi, autori, scenografi, light designer – ma negli anni ha coinvolto numerosi artisti che l’hanno accompagnata nel suo percorso d’indagine artistica. In questo caso Francesco d’Amore, drammaturgo e attore membro della compagnia Maniaci d’amore e insegnante alla Scuola Holden di Torino.

VicoQuartoMazzini condurrà al Teatro Cantiere Florida un laboratorio di alta formazione da martedì 7 a sabato 11 febbraio dal titolo “Pratiche per una verità scenica”. Sarà rivolto ad attrici e attori con una propensione alla regia e alla scrittura o semplicemente interessati a intraprendere il lavoro sul ruolo con dinamiche autoriali. Oggetto di indagine il testo “Giusto la fine del mondo” di Jean-Luc Lagarce (info: cantiere.florida@elsinor.net).

“Nome” racconta un’amicizia speciale, quella tra Daniele e la sua bambola preferita. Come aveva potuto dimenticare la compagna dei più bei momenti della sua infanzia? Facile! Non le aveva mai dato un nome. “Nome” è un salto nella memoria di tutte le spettatrici e tutti gli spettatori, quando le amicizie più forti erano quelle che ci legavano ai nostri giocattoli, ma anche una riflessione sullo sviluppo delle emozioni e degli affetti. Negli spettacoli di TPO il protagonista è lo spazio scenico, le immagini, i suoni e il corpo. Grazie all’uso del digital design gli spettacoli si trasformano in “ambienti sensibili” dove sperimentare il confine sottile tra arte e gioco. Danzatori, performer e pubblico stesso condividono la scena esplorando nuove forme espressive oltre le barriere di lingua e cultura. Ogni creazione nasce come “set”: una macchina scenica concepita per dialogare con l’attore in movimento, sia esso un danzatore o un gruppo di bambini. Immagini e suoni s’interfacciano quindi con il corpo, trasformando dal vivo i gesti in azioni interattive.


Info e prenotazioni
: www.teatroflorida.it | cantiere.florida@elsinor.net | prenotazioni@teatroflorida.it.

 

Le attività del Teatro Cantiere Florida sono co-finanziate dal Creative Europe Programme dell’Unione Europea, con il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze, Comune di Firenze, Fondazione CR Firenze, in collaborazione con RAT Residenze Artistiche Toscane, Firenze dei Teatri, Quadrato, con il contributo di Unicoop Firenze.

 

(17 gennaio 2023)

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